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venerdì 24 maggio 2013

Le costruzioni causative in spagnolo


far sapere, far fare, far portare, far vedere, far passare, far capire.


Oggi argomento spinoso. Diversi di voi mi hanno scritto dei messaggi con dei dubbi sulla traduzione in spagnolo di espressioni del tipo FARE + Infinito (es: Mi sono fatto fare un vestito, mi sono fatto tagliare i capelli, mi sono fatta portare a teatro, fatti trovare pronto alle 8, ecc.)

Si chiamano costruzioni causative e sono molto comuni nella nostra lingua. Analizziamole un attimo prima di passare allo spagnolo.

Supponiamo che un'amica vi dica:

  • Mi sono tagliata i capelli

Ora vi chiedo: qual è il significato di questa frase? Vi sono delle possibili ambiguità? Questa vostra amica si è tagliata i capelli da sola? O è andata a "farseli tagliare"?

Il contesto normalmente toglie ogni dubbio:

  • Oggi sono andata dalla parrucchiera e mi sono tagliata i capelli (la parrucchiera le ha tagliato i capelli)
  • Oggi avevo fretta e mi sono tagliata i capelli a casa mia (se li è tagliati da sola a casa sua)


Qual è la differenza? Nel primo caso chi compie l'azione (la parrucchiera) e chi ne beneficia (io) sono persone diverse, nel secondo caso agente e beneficiario coincidono.

Un'arma in più che abbiamo noi italiani (e non solo noi) per evitare qualsiasi ambiguità è proprio quello di usare una costruzione causativa:


  • Oggi mi sono fatta tagliare i capelli


Anche fuori da qualsiasi contesto, questa frase non lascia spazio a possibili ambiguità. E' chiaro che chi compie l'azione (di tagliare i capelli) è diverso da chi ne beneficia.

Chiarito questo concetto passiamo ora allo spagnolo.

Ebbene, lo spagnolo su questo tema è un po' più pigro dell'italiano. In spagnolo è più importante definire l'azione (cosa di fatto succede) e non è così sentita la necessità di dare informazioni sull'agente. E' il risultato dell'azione che è importante non chi l'ha compiuta!

Questo determina sicuramente possibili ambiguità semantiche tra i nativi di lingua spagnola e crea qualche difficoltà a noi italiani nella traduzione di frasi causative a cui siamo (probabilmente inconsapevolmente) molto abituati.

Quindi in spagnolo sentirete spesso frasi del tipo:


  • Ayer me corté el pelo (Ieri mi sono tagliato i capelli)


sia con un significato riflessivo (me li sono tagliati io da solo) sia con un significato causativo (me li sono fatti tagliare)

Nonostante questo piccolo "deficit", se si vuole enfatizzare l'agente dell'azione la soluzione è più semplice di quanto si possa pensare. Se diciamo:


  • Ayer me cortaron el pelo (Ieri mi hanno tagliato i capelli) 


non c'è dubbio che agente e beneficiario sono persone differenti esattamente come in una costruzione causativa.

Un'altra possibile alternativa, più complessa ma di uso piuttosto comune (ir a que + pronome + verbo). Per esempio:


  • Mañana voy a que me corten el pelo (domani vado a farmi tagliare i capelli)


Quindi se siamo alle prese con una traduzione di una frase causativa dall'italiano allo spagnolo possiamo nella maggior parte dei casi aggirare il problema senza troppe difficoltà:


  • Mi fai vedere la tua casa? (costruzione causativa)


può essere reso altrettanto efficacemente con:


  • ¿Me enseñas tu casa? (Mi fai vedere / Mi mostri casa tua?)


Altro esempio:


  • Fammi capire cosa devo fare (costruzione causativa)


possiamo tradurlo con:

  • Explícame lo que tengo que hacer (Fammi capire / Spiegami cosa devo fare)

In ogni caso, pur ribadendo i concetti espressi su usi e preferenze di queste espressioni, non possiamo affermare che lo spagnolo sia completamente privo di costrutti causativi. E' grammaticalmente ineccepibile una frase come:


  • Hazme saber si quieres salir conmigo (Fammi sapere se vuoi uscire con me)


anche se probabilmente non ha la stessa "innocenza" della nostra corrispondente frase italiana (suona un po' come un ordine). In situazioni "normali"sentirete più spesso dire per esempio:

  • Avísame si quieres salir conmigo (Fammi sapere se vuoi uscire con me)

Come abbiamo accennato la costruzione causativa con hacer si usa spesso per enfatizzare un obbligo, una costrizione o un richiamo.

  • Me hicieron lavar los platos (mi hanno fatto lavare i piatti)
  • ¡No hagas caer el plato! (non far cadere il piatto)
  • Mi jefe me ha echado una bronca tremenda, hasta me hizo llorar (Il capo mi ha fatto una lavata di capo tremenda, mi ha fatto persino piangere)

Ovviamente tono e contesto, possono fare la differenza, ma se ci pensate bene anche in italiano un:

  • Mi fai passare?

può risultare in certi contesti un po più duro di un:

  • Mi lasci passare?

Questo per dire che anche in spagnolo spesso si preferisce usare il verbo dejar (lasciare) per costruzioni causative:

  • ¿Me dejas pasar? (Mi fai passare / Mi lasci passare?)

Alla prossima,

Autore: Marco Santini 



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