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martedì 14 maggio 2013

Tizio, Caio e Sempronio in spagnolo



In italiano usiamo gli immaginari Tizio, Caio e Sempronio per riferirci a delle persone che non conosciamo o di cui non sappiamo il nome. Ebbene, anche in spagnolo esiste una triade analoga formata da:

  • Fulano, Mengano y Zutano (Tizio, Caio e Sempronio)

Nota: a volte compare anche un quarto individuo che si chiama Perengano (ma non gode di grande popolarità)

Tra i tre il primo (Fulano), come in italiano, è il più famoso e viene usato frequentemente per parlare di una persona non conosciuta (un tizio)

  • Ha venido un fulano preguntando por ti (E' venuto un tizio chiedendo di te)

Si tratta di un appellativo che in certi contesti può rivelarsi poco gentile o addirittura irrispettoso, soprattutto se rivolto ad una donna (una fulana)

Si usa poi l'espressione Fulano de tal che equivale al nostro Tal dei tali. Alcune varianti sono: Fulanito de tal  (un semplice diminutivo) oppure con Don Fulano de Tal (signor Tal dei tali).


Si può usare inoltre con gli stessi scopi la parola tipo (come in italiano)

  • Hay un tipo que duerme en mi jardín (C'è un tipo che dorme nel mio giardino)

Come nella nostra lingua questa parola può avere una connotazione dispregiativa in certi contesti:

  • No me gusta ese tipo (Non mi piace quel tipo)

In Spagna si usa molto la parola tío (che significa zio) per riferirsi in modo generico ad un individuo (per le ragazze si usa tía). 

  • ¿quién es ese tío? (chi è quel tale?)

Se conosciamo il nome di una persona senza sapere esattamente chi sia possiamo usare la parola tal (un tal Marcos → un certo Marcos)

  • Ayer llamó un tal Marcos preguntando por tu madre (ieri ha chiamato un certo Marcos chiedendo di tua madre)

Anche in spagnolo poi c'è il don nadie (il signor nessuno), appellativo dall'evidente connotazione dispregiativa.

Alla prossima,

Autore: Marco Santini 






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