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sabato 29 giugno 2013

Impegno in spagnolo


Come si dice impegno, impegnarsi a, prendersi un impegno in spagnolo?


Impegno in spagnolo si traduce con empeño. Per esempio:

  • Con empeño y determinación se puede ganar la batalla contra la crisis (Con impegno e determinazione si può vincere la battaglia contro la crisi)

Metterci impegno si traduce con poner empeño. Per esempio:

  • Puse todo mi empeño en aprender un nuevo idioma (Ho messo tutto il mio impegno ad imparare una nuova lingua)

Quando in italiano dico mi sono impegnato a finire il lavoro può significare che ho messo forza di volontà e attenzione per finire il lavoro, ma può anche significare che ho dato la mia parola a qualcuno affinché il lavoro venisse terminato. Quando impegno si usa con questa seconda accezione di "promessa solenne" in spagnolo si usa spesso la parola compromiso. Tra fidanzati il compromiso è l'impegno ufficiale a sposarsi:

  • La pareja anunció su compromiso (la coppia ha annunciato il suo impegno a sposarsi)

Prendersi un impegno si traduce quindi con asumir un compromiso o tomar un compromiso:

  • He asumido el compromiso de trabajar con entusiasmo y responsabilidad (mi sono preso l'impegno di lavorare con entusiasmo e responsabilità)

Si può usare con questo significato anche il verbo quedar (quando il soggetto è singolo):

  • Angela quedó en llamarnos a las nueve (Angela si è presa l'impegno di chiamarci alle nove)

Nota: sappiamo che quedar (quando vi sono due o più soggetti) si usa anche per darsi un appuntamento (rimanere d'accordo, accordarsi, mettersi d'accordo). Quedaron en salir a las diez (Si sono messi d'accordo per uscire alle dieci).

Quando si impegna un bene, per esempio in cambio di un prestito si può usare invece il verbo empeñar:

  • Tuve que empeñar mi televisión para pagar los gastos del piso (Ho dovuto impegnare il mio televisore per pagare le spese dell'appartamento)

Alla prossima!

Autore: Marco Santini 



mercoledì 26 giugno 2013

glielo, gliela, glieli, gliele in spagnolo


Pronomi composti in spagnolo


Oggi continuiamo l'analisi vista nel precedente post su alcune costruzioni pronominali spagnole. Parliamo dei pronomi composti glielo, gliela, glieli, gliele che si traducono in spagnolo rispettivamente con se lo, se la, se los, se las

Vediamo qualche esempio:

  • ¿Se lo has dicho tú a Darío que no quiero salir con él? (Gliel'hai detto tu a Darío che non voglio usciere con lui?)
  • Estoy algo deprimida pero no se lo quiero decir a nadie (Sono un po depressa, però non glielo voglio dire a nessuno)
  • Le gustan los zapatos, pero no se los puedo comprar (Le Piacciono le scarpe però non gliele posso comprare) [zapatos è maschile plurale]
  • ¡No encuentro las llaves! ¿A quién se las has dado? - Se las he dado a mi primo (Non trovo le chiavi! A chi gliele hai date? - Gliele ho date a mio cugino)
  • Escribí una carta a mi novia y se la dejé encima de la cama (Ho scritto una lettera alla mia ragazza e gliel'ho lasciata sopra il letto)

In italiano questi pronomi combinati si possono a loro volta combinare con dei verbi (dirglielo, chiederglieli, mostrargliele, ecc.). Ciò vale anche in spagnolo (usando l'imperativo). Per esempio:

  • ¿Se lo dices tú o se lo digo yo? Díselo tú por favor (Glielo dici tu o glielo dico io? Diglielo tu per favore)


Nota: Se dobbiamo introdurre una negazione (non dirglielo) non diremo no díselo ma ¡no se lo digas! (se non ricordate bene come si forma e si usa l'imperativo spagnolo leggete questo post prima di continuare)

Vediamo altri esempi:

  • Cuéntaselo a tu padre (Raccontaglielo a tuo padre)
  • Preguntaselas a tu padre (Chiedigliele a tuo padre)
  • Díselo a tu padre (Diglielo a tuo padre)
  • Preguntadselo a vuestro padre(Chiedeteglielo a vostro padre)
  • Decídselo a vuestro padre (Diteglielo a vostro padre)

In America latina si usa ustedes al posto di vosotros, vi ricordate? quindi le ultime due frasi oltreoceano diventano:

  • Díganselo a su padre (Diteglielo a vostro padre)
  • Preguntenselo a su padre (Chiedeteglielo a vostro padre)

Una cosa di cui spesso non ci si rende nemmeno conto è che anche le forme pronominali italiane se lo, se la, se li, se le si traducono in spagnolo con le stesse identiche forme appena viste: se lo, se la, se los, se las (es: se lo merecese lo merita, no se lo quiere comprarnon se lo vuole comprare).

Ciò può dare origine in spagnolo a qualche ambiguità (impossibile in italiano). Per esempio:

Él se lo decía muy a menudo significa sia Lui glielo diceva molto spesso (a qualcuno), sia Lui se lo diceva molto spesso (a se stesso). Per quello spesso si aggiunge, per risolvere possibili ambiguità, se lo decía a si mismo (se lo diceva a se stesso)

Vi è tutto chiaro? sì? 

Allora vi confondo ancora un po'... In Argentina c'è anche il "Vos" al posto del Tú!!! e le cose cambiano di nuovo! per cui Diglielo a Madrid e Caracas è Díselo... a Buenos Aires è Deciselo! Ci mettiamo a studiare l'aramaico antico? magari è più semplice...  (scherzi a parte, ripassate se volete il post sullo spagnolo argentino)


Alla prossima!

Autore: Marco Santini 







lunedì 24 giugno 2013

Mi si, ti si, gli si, le si, ci si, vi si in spagnolo


Oggi si parla di pronomi combinati e coniugazioni pronominali (per tranquilizzarvi: ho scoperto che si chiamano così due minuti fa...). Si tratta di tutte le combinazioni del tipo: mi si, ti si, gli si, le si, ci si, vi si (es: mi si chiudono gli occhi che possiamo tradurre in spagnolo con: se me cierran los ojos)

Vediamo come si traducono in spagnolo tutte queste strutture pronominali:

  • mi si → se me
  • ti si → se te
  • gli si → se le
  • le si → se le
  • ci si → se nos
  • vi si → se os
  • gli si (plurale) → se les

Vediamo qualche esempio:

  • En el avión se me han tapado los oídos (Nell'aereo mi si sono tappate le orecchie)
  • En el avión se te han tapado los oídos (Nell'aereo ti si sono tappate le orecchie)
  • En el avión se le han tapado los oídos (Nell'aereo gli si /le si sono tappate le orecchie)
  • En el avión se nos han tapado los oídos (Nell'aereo ci si sono tappate le orecchie)
  • En el avión se os han tapado los oídos (Nell'aereo vi si sono tappate le orecchie)
  • En el avión se les han tapado los oídos (Nell'aereo gli si sono [plurale] tappate le orecchie)


Non sempre esiste questa corrispondenza d'uso tra italiano e spagnolo. Per molti verbi spagnoli si usa una costruzione pronominiale che in italiano, con i verbi corrispondenti, semplicemente non funziona. E' il caso per esempio di: escapar, olvidar, caer, perder

  • Se nos ha escapado el loro (Ci è scappato il pappagallo)
  • Se me ha olvidado lo que te estaba diciendo (Mi sono dimenticato di quello che ti stavo dicendo)
  • Se te ha caído el vaso (ti è caduto il bicchiere)
  • Se nos ha perdido nuestro perrito (ci siamo persi il nostro cagnolino)


Nota: se andate in qualche paese ispanofono e vi si "attacca" in fretta l'accento del posto qualcuno potrebbe dirvi: ¡ya se te ha pegado nuestro acento!. Per esempio: Llevamos tres días en Sevilla y ya se nos ha pegado el acento andaluz (Siamo a Siviglia da tre giorni, e "ci si è già attaccato" l'accento andaluso)


Alla prossima!

Autore: Marco Santini 







domenica 23 giugno 2013

Apposta in spagnolo


Come si dice apposta in spagnolo?


Apposta si può tradurre in spagnolo con aposta, adrede, intencionalmente, a propósito (o anche de propósito, sebbene meno utilizzato),

Si tratta bene o male di sinonimi anche se queste parole non sono diffuse allo stesso modo in tutte le zone di lingua spagnola. Adrede, per esempio,  è di uso prevalentemente peninsulare e suona un po' formale (o non si usa affatto) fuori dai confini iberici. In America Latina è più frequente (generalizzando un po') l'uso di a propósito per dire apposta. Intencionalmente come l'equivalente italiano intenzionalmente è più formale delle altre espressioni.

Vediamo qualche esempio:

(Pelea entre niños - Lite tra bambini)

Carlos: Mamá, Miguel me ha empujado! (Mamma, Miguel mi ha spinto!)
Miguel: Ha sido sin querer...! (Non volevo...)
Carlos: ¡Mentiroso! ¡Lo has hecho adrede! (Bugiardo!, l'hai fatto apposta!)
Miguel: ¡Tu también me has dado un golpe aposta! (Anche tu mi hai dato un colpo apposta!)
Carlos: ¡Pero que dices, ¡ni siquiera te he tocado! (Ma che dici, non ti ho nemmeno toccato)

Miguel: Mamà, Carlos acaba de romper un vaso (Mamma, Carlos ha appena rotto un bicchiere)
Carlos: No es verdad, lo has tirado tú a propósito... (Non è vero, l'hai buttato tu apposta!)
Miguel: Mamá, ¡yo no hice nada te lo juro! (Mamma, non ho fatto niente te lo giuro!)


Nota: A propósito si usa anche con la medesima accezione del nostro a proposito: a proposito andiamo al cinema?A propósito, ¿vamos al cine? (abbiamo visto in passato in questo post che questa espressione si può anche tradurre con por cierto)


Alla prossima,

Autore: Marco Santini





Riuscire in spagnolo


Come si dice riuscire in spagnolo?

In spagnolo ci sono almeno due verbi che traducono il nostro riuscire: si tratta di lograr e conseguir. Si possono considerare sinonimi anche se non sono completamente intercambiabili. Lograr si usa soprattutto quando si parla di capacità, sforzo fisico o mentale per arrivare ad un risultato spesso immateriale. Conseguir ha un significato più "forte", più "tangibile", a volte legato al possesso ed è per questo molto più "vicino" al verbo obtener (ottenere). Tali distinzioni però, come vedremo di seguito, non sono così nette e vi sono frequenti sovrapposizioni:

Sono praticamente equivalenti le espressioni:

  • No fue fácil, pero al final lo logré (Non è stato facile, però alla fine ci sono riuscito)
  • No fue fácil, pero al final lo conseguí (Non è stato facile, però alla fine ci sono riuscito)
  • Hago ejercicio todos los días, pero no consigo adelgazar (faccio esercizio tutti i giorni però non riesco a dimagrire)
  • Hago ejercicio todos los días, pero no logro adelgazar (faccio esercizio tutti i giorni però non riesco a dimagrire)

Vediamo altri esempi con riuscire a + infinito (lograr + infinito / conseguir + infinito)

  • El león logró matar su presa (Il leone è riuscito ad uccidere la sua preda)
  • El profesor no logra hacerse escuchar por sus alumnos (Il professore non riesce a farsi ascoltare dai suoi alunni)
  • He conseguido aprobar el examen sin estudiar (Sono riuscito a passare l'esame senza studiare)
  • Nuestros padres consiguieron convencernos (I nostri genitori sono riusciti a convincerci)

Come detto prima, conseguir si usa spesso con il significato di ottenere (solitamente qualcosa di tangibile):

  • Conseguió un premio muy importante (Ha ottenuto un premio molto importante)

Anche lograr però si può utilizzare in questo contesto:

  • Logró un empleo muy interesante (Ha ottenuto un lavoro molto interessante)

Alcuni usi di lograr sono un po diversi dai nostri, come quando si dice:

  • Logró que su madre le comprara una moto (E' riuscito a farsi comprare una moto da sua mamma)

In questo caso lograr que traduce fare in modo che, riuscire a convincere a.

Questi due verbi si possono anche vedere all'interno di una stessa frase quando si vuole esprimere: riuscire ad ottenere:

  • El blog de Marco logró conseguir casi trece mil seguidores en Facebok (il blog di Marco è riuscito ad ottenere quasi tredicimila fan su Facebook)

Se volete ripassate le coniugazioni di questi due verbi: lograr, conseguir. (regolari nel primo caso, irregolari nel secondo)


Alla prossima,

Autore: Marco Santini

un profesor desesperado







"Lo + aggettivo + es que" in spagnolo



Questa espressione, che inizia con un articolo seguito da un aggettivo, esiste anche in italiano (Il bello è che non lo conosco nemmeno), anche se la costruzione più diffusa da noi è probabilmente la cosa + aggettivo + è che (La cosa assurda è che non mi vuole più parlare).


In spagnolo è molto diffusa la forma lo + aggettivo + es que. Vediamo qualche esempio:

  • Lo divertido es que cada día se olvida algo (La cosa divertente è che ogni giorno si dimentica qualcosa)
  • Lo curioso es que nadie quiere bailar con él (La cosa curiosa è che nessuno vuole ballare con lui)
  • Lo bueno es que todavía hay tiempo para mejorar (La cosa buona / positiva è che c'è ancora tempo per migliorare)
  • Lo malo es que hay que esperar casi una hora (La cosa brutta / negativa è che bisogna aspettare quasi un'ora)

Ovviamente si può usare questa espressione anche al passato:

  • Lo increible fue que ganamos el partido sin ningún problema (La cosa incredibile è che abbiamo vinto la partita senza nessun problema)

Alla prossima,
Autore: Marco Santini






venerdì 21 giugno 2013

Madrugada in spagnolo cosa significa?


Cosa vuol dire madrugada in spagnolo?

Il termine madrugada in spagnolo fa riferimento alle ore che vanno dalla mezzanotte alle prime luci dell'alba. Un po' come in italiano, questa distinzione tra "porzioni" di notte non è così netta; c'è, a volte, una certa sovrapposizione tra i termini (es: las cuatro de la mañana?, las cuatro de la madrugada?, las cuatro de la noche?).

Nota: quando l'oscurità lascia spazio alla luce del giorno si usa in spagnolo il verbo amanecer (En verano amanece a las 6 → In Estate fa luce alle 6). Si usa anche come sostantivo (El amanecer de un nuevo día → L'alba di un nuovo giorno). La parola alba esiste comunque anche in spagnolo.

In ogni caso madrugada si usa spessissimo per riferirsi nello specifico alle prime luci dell'alba o alle ore immediatamente precedenti:

  • Salieron a trabajar de madrugada (Uscirono a lavorare di buon mattino / alle prime luci dell'alba)

Come ci dice il DRAE possiamo dunque attribuire al termine madrugada due diversi significati:

1. f. amanecer.
2. f. Tiempo posterior a la medianoche y anterior al amanecer


Madrugar significa alzarsi molto presto di buon mattino:

  • Tuvimos que madrugar para ir al aeropuerto (Abbiamo dovuto alzarci molto presto per andare all'areoporto)

Madrugar è quindi come: levantarse muy (muy) temprano (e ha in sé una sfumatura di fatica e "sofferenza" che il semplice levantarse temprano non ha.

Il termine madrugón per questo lo possiamo tradurre con levataccia:

  • Nos dimos un madrugón porque nuestro avión salía a las siete (Abbiamo fatto una levataccia perché il nostro aereo partiva alle 7)

Una persona che si alza di buon mattino è un madrugador:

  • Mi marido es muy madrugador, siempre se levanta al amanecer (mio marito è molto mattiniero, si alza sempre alle prime luci dell'alba)

Vediamo anche un paio di proverbi:

  • No por mucho madrugar amanece más temprano (letteralmente: anche se ci alziamo presto non fa giorno prima → noi diremmo: bisogna dare tempo al tempo, la fretta è cattiva consigliera)
  • A quien madruga Dios le ayuda (letteralmente: Chi si alza presto riceve l'aiuto di Dio. noi diremmo: il mattino ha l'oro in bocca)

Alla prossima,

Autore: Marco Santini


A quien madruga Dios le ayuda



mercoledì 19 giugno 2013

Denti in spagnolo


Come si dice dente / denti in spagnolo?


In spagnolo i termini dente / denti si traducono rispettivamente diente / dientes. Anche in spagnolo ovviamente esistono 4 categorie di denti:


  • Incisivos (incisivi)
  • Caninos (canini)
  • Premolares (premolari)
  • Molares (molari)


In spagnolo ci si riferisce molto spesso (e con grande frequenza) ai denti molari con il termine muela / muelas.

Vediamo qualche frase:

  • Ayer el dentista me sacó una muela del juicio (Ieri il dentista mi ha tolto un dente del giudizio)
  • Los niños lloran mucho cuando empiezan a echar los dientes de leche (I bambini piangono molto quando iniziano a mettere i denti da latte)
  • Hay que cepillarse los dientes después de comer (Bisogna lavarsi i denti dopo aver mangiato)
  • ¿Tienes dolor de muelas? Sì, tengo una muela cariada y me duele muchísimo -¿y desde cuando tienes caries? A mí nunca se me ha cariado una muela. - ¡Déjame en paz! (hai mal di denti? Sì, ho un dente cariato e mi fa malissimo - e da quando hai le carie? a me non si è mai cariato un dente - Lasciami in pace!)
  • Salimos de la piscina enseguida porque el agua estaba fría y dábamos diente con diente (Siamo usciti subito dalla piscina perché l'acqua era fredda e battevamo i denti)
  • El niño está haciendo los deberes a regañadientes (Il bambino sta facendo i compiti svogliatamente / contro voglia)
  • No quiero acercarme a tu perro... me està mostrando los dientes... - ¡Pero Qué dices! Satán es un perrito muy tierno... (Non voglio avvicinarmi al tuo cane... mi sta mostrando i denti... - Ma che dici! Satana è un cagnolino molto tenero...)

Per approfondire leggete: Lavarsi i denti in spagnolo

Vi lascio con un video sul tema: 
Dientes Blancos & Aliento fresco de una manera natural



Alla prossima,


Autore: Marco Santini

a caballo regalado no se le miran los dientes






domenica 16 giugno 2013

Comunque in spagnolo


Come si dice comunque in spagnolo? 

Comunque è utilizzato in italiano con diverse accezioni e non esiste in spagnolo una parola unica che lo traduca.

Quando comunque è usato con lo stesso significato come ad ogni modo, in ogni caso lo possiamo tradurre con de todas formas / de todas maneras:

  • Si me lo pidiera cien veces, no lo haría de todas formas (se me lo chiedesse cento volta, non lo farei comunque)
  • De todas maneras no lo habría hecho, aunque me lo hubiera pedido cien veces  (comunque non l'avrei fatto, anche se me l'avesse chiesto cento volte)

Un'altra possibilità è usare en todo caso:

  •  En todo caso, iré a la playa a tomar el sol (Comunque vada, andrò in spiaggia a prender il sole) 

L'espressione comunque sia la possiamo tradurre invece con sea como sea:

  • Sea como sea, tendrías que habérmelo dicho antes (Comunque sia, avresti dovuto dirmelo prima) 

Comunque si usa a volte con un significato simile a tuttavia. In questo caso si può utilizzare sin embargo:

  • Sin embargo es mejor que no volvamos a ese lugar (Comunque è meglio che non torniamo in quel posto)

Alla prossima,

Autore: Marco Santini



L'espressione spagnola "en la vida"


Cosa significa "en la vida" in spagnolo?


Questa espressione spagnola è facilmente traducibile in italiano: en la vida nella vita

Vediamo un esempio:

  • En la vida he conocido a muchas personas como tú (Nella vita ho conosciuto molte persone come te)

La particolarità è che questa espressione può anche significare mai (mai prima di allora /mai nella vita) proprio come nunca o jamás:

  • En la vida he conocido a alguien como tú (Non ho mai conosciuto qualcuno come te)

Vediamo un altro esempio:

  • En la vida vuelvo a ayudar mi vecino (Mai più nella vita aiuto di nuovo il mio vicino)

Nota: si può utilizzare anche nunca en la vida con il medesimo significato.

Un ultimo esempio:

  • En la vida he visto un perro tan feo (Non avevo mai visto prima un cane così brutto)

equivale a:

  • Nunca antes había visto un perro tan feo (Non avevo mai visto prima un cane così brutto)

Alla prossima,

Autore: Marco Santini






giovedì 13 giugno 2013

Sfogo / Sfogare / Sfogarsi in spagnolo


Come di dice: sfogo, sfogare, sfogarsi in spagnolo?


Lo sfogo in spagnolo è il desahogo. Per esempio:

  • Correr es un desahogo para mí (correre è uno sfogo per me)

Questa parola si usa anche per tradurre agiatezza, comodità, tranquillità economica. Per esempio:

  • Mi sueldo me permite vivir con cierto desahogo (Il mio stipendio mi consente di vivere con una certa agiatezza)

Il verbo derivato è desahogar (sfogare). Vediamo un esempio:

  • Si estás deprimido, tienes que desahogar tu tristeza y tus frustraciones (Se sei depresso, devi sfogare la tua tristezza e le tue frustrazioni)

Analogamente al sostantivo corrispondente, desahogado (che traduce sfogato) può significare anche: agiato benestante. Per esempio:

  • Gracias a la herencia de sus abuelos lleva una vida desahogada (Grazie all'eredità dei suoi nonni conduce una vita agiata)
Torniamo però al significato principale di desahogar (sfogare). Possiamo usare la forma riflessiva desahogarse per tradurre il nostro sfogarsi.

  • Tenía un nudo en la garganta y me he desahogado diciendo lo que pensaba de él (Avevo un nodo in gola e mi sono sfogato dicendo quello che pensavo di lui)

Ahogar significa di fatto affogare, desahogar è un po come "disaffogarsi", una parola che non esiste in italiano ma che ci fa capire perchè desahogarse si usa anche per dire rimettersi in sesto / rimettersi in carreggiata /  risollevarsi dal punto di vista economico (metaforicamente è un po come salvarsi dopo un momento in cui stavamo annaspando) 

  • Con el dinero que ganaremos nos desahogamos (Con i soldi che vinceremo ci risolleviamo / ci rimettiamo in sesto)

Alla prossima,

Autore: Marco Santini


El desahogo de una niña de 12 años









mercoledì 12 giugno 2013

Tra te e me in spagnolo


Come si dice tra te e me in spagnolo?

Quando si traduce tra te e me in spagnolo può capitare di cadere nel tranello della traduzione letterale. Tra te e me non si traduce entre mí y ti ma entre tú y yo. Vediamo un esempio:

  • Entre tú y yo hay mucho respeto (Tra te e me c'è molto rispetto)
Nota: una cosa analoga vale per le espressioni: secondo me, secondo te che si traducono según yo, según tú

Un altro esempio:

  • Que este secreto quede entre tú y yo, ¿Vale? (Che rimanga tra me e te questo segreto, D'accordo?)

Contrariamente alle nostre abitudini italiane (in cui tra te e me e tra me e te sono equivalenti), in spagnolo, di norma, il pronome yo comprare sempre dopo del pronome. E' una forma di cortesia e rispetto che si usa comunemente sia nel linguaggio scritto, sia in quello parlato.

Vi lascio con una bachata di Prince Royce - tú y yo

Alla prossima,

Autore: Marco Santini








martedì 11 giugno 2013

Fregare in spagnolo


Come si traduce fregare in spagnolo?

Fregare in italiano è soprattutto sinonimo di imbrogliare, truffare. Con questo significato possiamo usare in spagnolo i verbi engañar, timar, estafar

  • Me engañó diciendo que era un  abogado rico y famoso (Mi ha ingannato / fregato dicendo che era un avvocato ricco e famoso)
  • Estos diamantes son falsos... creo que te han timado otra vez (Questi diamanti sono falsi... credo che ti hanno fregato / truffato un'altra volta)
  • A mi también me estafó un timador (Un truffatore ha fregato anche me)

Per il termine fregatura possiamo usare le parole: engañó, timo, estafa

Timo ed estafa (e verbi derivati) si riferiscono spesso a fregature in cui è coinvolto in qualche modo il denaro. Engaño/ engañar sono invece più generali 

Le espressioni "me ne frego" / "non me ne frega niente" possiamo tradurle con:

  • me importa un bledo / comino / pepino / rábano (me ne frego)
  • no me importa nada (non me ne frega niente)

Le espressioni "che ti frega" / "che te ne frega" "e a te cosa te ne frega" si possono tradurre con:

  • Qué te importa / ¿y a ti qué te importa? (che ti frega / e a te cosa te ne frega?)

Il verbo spagnolo fregar non si usa con queste accezioni. Fregar traduce lavare, strofinare (anche fregare in italiano a volte viene utilizzato con questo significato: fregare un pavimento).

  • No puedo salir, tengo que fregar los platos (Non posso uscire, devo lavare i piatti)

In gran parte dell'America latina fregar si usa anche colloquialmente con il significato di disturbare, molestare (come sinonimo di verbi come fastidiar, molestar)

  • ¡Deja de fregarme! No estoy para bromas... (Smettila di darmi fastidio! Non sono in vena di scherzi...)

Per approfondire leggete anche:


Alla prossima,

Autore: Marco Santini
los diamantes son para siempre

lunedì 10 giugno 2013

Briciole in spagnolo


Oggi si parla di briciole in spagnolo (utile eh?). La parola briciola si traduce in spagnolo con miga. Miga si usa anche per tradurre la nostra parola mollica (in alcune zone la mollica si chiama anche molla).

Un esempio:

  • El niño tiró unas migas a los pajaritos (Il bambino ha dato delle briciole agli uccellini)
  • Les encantó la torta, no dejaron ni las migas... (Gli è piaciuta molto la torta, non hanno lasciato nemmeno le briciole)


Il nostro verbo sbriciolare si traduce con migar (Migar el pan → sbriciolare il pane)

Esiste poi l'espressione hacer buenas migas (con alguien), letteralmente fare buone briciole (con qualcuno) che significa trovarsi bene, andare d'accordo (a quanto ne so questa espressione si usa principalmente se non esclusivamente in Spagna)


  • Mi hijo Pablo ha hecho buenas migas enseguida con sus nuevos amiguitos (Mio figlio Pablo è andato subito d'accordo con i suoi nuovi amichetti)


Si può usare anche in senso figurato (personificando oggetti o concetti astratti):


  • Dulces y dieta no hacen buenas migas (Dolci e dieta non vanno d'accordo)


Con il significato opposto si può anche dire: hacer malas migas (non andare d'accordo)

Nota: alcuni ritengono che questa espressione trovi origine proprio nel piatto povero della tradizione spagnola chiamato appunto Migas (che conta numerose varianti) a base di pane inumidito con acqua e fritto con aglio, simbolo di convivialità e condivisione.

Alcune espressioni alternative ad hacer buenas migas (e geograficamente maggiormente diffuse) sono llevarse bien, caer bien (me llevo bien con él, me cae bien → mi trovo bene / vado d'accordo con lui)

Tener miga invece significa avere sostanza, rilevanza, importanza.

  • Este asunto no tiene mucha miga (Questa faccenda non ha molta importanza)

Ecco a voi la videoricetta delle migas spagnole:





Per approfondire leggete anche:


Alla prossima,

Autore: Marco Santini




Pulgarcito iba dejando migas de pan en el camino para poder volver a casa.





sabato 8 giugno 2013

Parole che si accorciano in spagnolo


L'abbreviazione delle parole spagnole

La pratica dell'"accorciamento" di parole nei registri informali è ben nota anche a noi italiani. Tele (al posto di televisione), moto (al posto di motocicletta) sono solo alcuni esempi che si usano frequentemente.

In spagnolo questa tendenza è molto più diffusa che da noi. Vediamo le principali parole che subiscono questo processo di "accorciamento":

  • Profesor profe (professore)
  • Colegio cole (scuola)
  • Instituto Insti (Istituto)
  • Pequeño peque (piccolo)
  • Película peli (film)
  • Bicicleta bici (bicicletta)
  • Bolígrafo boli (penna)
  • Universidad uni (università)
  • Milicia mili (servizio militare)
  • Automóvil auto (automobile)
  • Supermercadosúper (supermercato)
  • Discoteca disco (discoteca)
  • Matemáticas → mates (matematica)
  • Cumpleaños  cumple (compleanno)
  • Peluquería pelu  (parrucchiere/parrucchiera [negozio])
  • Kilogramo  kilo (chilogrammo).


Nota: questo fenomeno di abbreviazione mediante soppressione della parte finale della parola si chiama apócope (concetto in realtà più ampio legato anche a vere e proprie regole grammaticali come quando primero diventa primer, tanto diventa tan, ecc.)

Alcune parole accorciate sono diventate di uso comune anche nei registri formali, "scalzando" di fatto le parole originarie. E' il caso per esempio di foto (al posto di fotografía), cine (al posto di cinematografo),

Tali abbreviazioni hanno una diffusione piuttosto estesa nei vari Paesi di lingua spagnola. In alcuni casi però la versione "accorciata" viene utilizzata prevalentemente in alcune zone e non in altre.  E' il caso per esempio della parola zoo, molto diffusa in Spagna ma molto meno utilizzato in America Latina dove prevale l'uso della parola originaria zoológico.

In spagnolo c'è una tendenza marcata ad accorciare anche i nomi propri: Daniel DaniJavier → Javi  , Rafael → RafaGuillermo → Guille, Nicolás Nico. Ciò spesso vale anche con i nomi composti: María TeresaMaritere, María JoséMajo (vedi il post specifico sull'argomento)

Nota: In alcuni rari casi si accorciano persino le frasi (per esempio porfa, al posto di por favor o finde al posto di fin de semana)

Nota: Non sempre queste abbreviazioni (e anche altre di altro tipo) aggiungono una nota amichevole, confidenziale o informale al contesto. E' il caso per esempio della abbreviazione sudaca (che sta per sudamericano) che assume invece un tono dispregiativo.

Chiudiamo con qualche esempio:

  • ¿Cómo están tus peques? (Come stanno i tuoi piccoli?)
  • Hoy vamos a celebrar mi cumple en mi casa (Oggi festeggiamo il mio compleanno a casa mia)
  • Profe, este boli no funciona (Prof, questa penna non funziona)
  • ¿Qué tal si vamos al cine a ver una peli? (Che dici se andiamo al cinema a vedere un film?)
  • ¡Este finde vamos al circo! (questo fine settimana andiamo al circo!)

Alla prossima,

Autore: Marco Santini




venerdì 7 giugno 2013

"Man mano che" in spagnolo


Come si dice man mano che in spagnolo?

Man mano in italiano si usa in occasioni in cui si vuole dare un senso di progressione dell'azione indicata in una frase subordinata. Possiamo rendere questa progressione in spagnolo in diversi modi:

Una possibilità è usare según:

  • Según nos íbamos acercando a la costa, el cielo se fue cubriendo de nubes (Man mano che ci avvicinavamo alla cosa, il cielo iniziò a coprirsi di nuvole)

Possiamo usare anche a medida que:

  • A medida que pasa el tiempo, te das cuenta de cómo van cambiando las cosas (Man mano che passa il tempo, ti rendi conto di come cambiano le cose)

Un'ultima possibilità è usare la parola conforme:

  • Conforme lo escuchaba me daba cuenta que decía un montón de tonterías (Man mano che lo ascoltavo mi rendevo conto che diceva un sacco di stupidaggini)

Alla prossima.

Autore: Marco Santini





mercoledì 5 giugno 2013

ver e mirar in spagnolo


Differenze ed usi dei verbi ver e mirar in spagnolo

Fortunatamente possiamo contare su una forte similitudine con la nostra lingua per capire differenze ed usi dei verbi ver e mirar in spagnolo. Ver lo possiamo tradurre con vedere. Mirar con guardare.

Ver quindi ha un significato più generale, si vede qualcosa anche involontariamente senza necessariamente prestare attenzione. Mirar implica un maggiore livello di analisi e attenzione verso ciò che stiamo vedendo.

Questa è la regola generale. Spesso ci sono circostanze in cui si può usare uno o l'altro (è così anche in italiano) ma normalmente non si tratta di verbi completamente intercambiabili.

Le differenze d'uso tra le due lingue sono spesso molto sottili. Per esempio, quando si parla di televisione o film, noi usiamo più spesso il verbo guardare (guardare la televisione, guardare un film) anche se, tutto sommato, frasi come  vado a vedere un film / vado a vedere la televisione da un amico non ci suonano poi così male...

Nota: ho l'impressione che noi usiamo più vedere quando parliamo al passato? Sto guardando un film (adesso). Ho visto un film (ieri)? Boh! Meglio tornare allo spagnolo... :)

In spagnolo si tende ad usare più frequentemente il verbo ver con film e televisione.

  • Ver una peli / película (guardare un film)
  • Ver la tele / la televisión (guardare la televisione

Però, anche in questo caso c'è una certa flessibilità d'uso...

Vediamo qualche altra frase con ver e mirar:

  • Mírame a los ojos cuando te hablo (Guardami negli occhi quando ti parlo)
  • Hay que mirar hacia hacia el futuro con optimismo (Bisogna guardare al futuro con ottimismo)
  • Ese tipo me está mirando de reojo (Quel tipo mi sta sbirciando)
  • ¡Pero mira como has crecido! (Ma guarda come sei cresciuto!)
  • Tu marido me ha mirado de arriba a abajo (Tuo marito mi ha guardata dall'alto al basso)
  • Ya no te veo... ¿dónde estás? (Non ti vedo più... dove sei?)
  • Mi ordernador arranca pero no se ve nada en la pantalla (Il mio computer parte però non si vede niente nello schermo)
  • No te creo, quiero verlo con mis propios ojos (Non ti credo, voglio vederlo con i mie occhi)
  • Me tengo que ir... nos vemos mañana (Devo andare... ci vediamo domani
  • No veo la diferencia entre los dos jugadores (Non vedo la differenza tra i due giocatori)

Guarda i seguenti link per le coniugazioni: ver, mirar.

Alla prossima.

Autore: Marco Santini


Ayer pasaron esa película que te gusta tanto en el cine de Adriana

lunedì 3 giugno 2013

La differenza tra oír ed escuchar in spagnolo


Oír ed escuchar


I verbi spagnoli oír ed escuchar traducono rispettivamente sentire ed ascoltare. Le differenze che esistono tra questi due verbi sono le stesse che conosciamo in italiano. Sentire significa percepire un suono (anche involontariamente), ascoltare significa prestare attenzione a qualcosa che si sente. Tale differenza si conserva anche in spagnolo.

La definizione che possiamo trovare sul dizionario ce lo conferma:

  • oír: percibir los sonidos a través del oído
  • escuchar: prestar atención a lo que se oye

Quindi se dico:

  • No te oigo (non ti sento)

significa che non riesco a percepire quello che dici (per esempio durante una telefonata se la linea è disturbata o per strada se parlo ad un amico di fianco ad un martello pneumatico in funzione)

Se invece dico:

  • No te escucho (non ti ascolto)

significa che volontariamente non sto prestando attenzione a quello che dici.

Per noi italiani tale distinzione è netta e difficilmente utilizzeremmo un verbo al posto dell'altro. In spagnolo, invece, il verbo oír (esagerando un po') è lentamente in via di estinzione a favore del più prepotente escuchar.

Si tratta indubbiamente di un uso scorretto della lingua che però sta prendendo piede, conquistando anche i mezzi di comunicazione. Tale pratica è diffusa soprattutto in Sud e Centro America (sinceramente non so bene con che predominanza nei vari Paesi), ma anche la Spagna non è immune da questa contaminazione del verbo escuchar.

Durante una telefonata con una persona di origine Latino Americana sarà molto più probabile sentire un:

  • No te escucho bien (non ti ascolto bene)

invece del canonico:

  • No te oigo bien (non ti sento bene)


Il Diccionario Panhispánico de dudas non giustifica ma nemmeno condanna questo utilizzo scorretto del verbo escuchar:

Puesto que oír tiene un significado más general que escuchar, casi siempre puede usarse en lugar de este, algo que ocurría ya en el español clásico y sigue ocurriendo hoy. Menos justificable es el empleo de escuchar en lugar de oír, para referirse simplemente a la acción de percibir un sonido a través del oído, sin que exista intencionalidad previa por parte del sujeto; pero es uso que también existe desde época clásica y sigue vigente hoy, en autores de prestigio, especialmente americanos, por lo que no cabe su censura.


C'è poi un terzo incomodo che è il verbo sentir. Quasi mai si usa questo verbo con il significato di sentire, anche se il dizionario parla chiaro. Tra i vari significati di sentir:

  • Sentir: Oír,percibir por el oído

In termini generali mi sento di dire che l'uso di sentir con questo significato è piuttosto limitato. Potrebbe capitarvi di sentire un: no te siento bien (non ti sento bene) oppure no te sentí llegar (non ti ho sentito arrivare) in zone dove è diffuso il catalano (questo perché in catalano sentir e oír sono praticamente sinonimi)

Nota: gli usi più comuni di sentir sono i classici:  siento no haberte hablado (mi dispiace di non averti parlato) unitamente alla forma nota anche in italiano me siento bien / me siento mal (mi sento bene / mi sento male).

Alla prossima.

Autore: Marco Santini


Soy todo oídos (sono tutto orecchi)


sabato 1 giugno 2013

Gli accenti grafici in spagnolo


Gli accenti grafici in spagnolo sono un tema ostico (almeno per me) ma proviamo comunque a fare un po' di chiarezza su questo argomento.

Iniziamo sgomberando il terreno da qualche possibile dubbio in modo che poi sia più semplice capire il resto:


Accenti tonici e accenti grafici in spagnolo


Gli accenti possono essere tonici o grafici: gli accenti tonici riguardano solo il suono della parola e non hanno una propria rappresentazione grafica (la parola maleta per esempio ha un accento tonico sulla seconda sillaba ma-LE-ta). Gli accenti grafici sono quelli invece che hanno una loro rappresentazione grafica (il famoso accento sopra le vocali). Agli accenti grafici spagnoli è dedicato questo post.


In spagnolo gli accenti grafici sono solo acuti


In spagnolo gli accenti grafici sono solo acuti: il segno dell'accento è solo "in salita", parte dal basso e va verso l'alto.  In spagnolo potremo trovarci di fronte alle lettere accentate: á é í ó ú e mai ad à è ì ò ù 

Nota: sulla nostra tastiera italiano purtroppo abbiamo solo la é acuta e non le altre vocali.

Fin qui tutto chiaro? Facciamo un passo in avanti.


L'accento grafico e la sua funzione diacritica


In diverse occasioni in spagnolo l'accento grafico ha una funzione puramente diacritica, una parola che può spaventare un po'... ma il significato è semplice. A volte l'accento grafico serve a distinguere parole uguali che hanno una diversa funzione grammaticale. Si comportano così molti monosillabi (che di solito, lo vedremo, non prendono accento). Per esempio:


  • el senza accento quando significa il / él con accento quando significa lui
  • tu senza accento quando significa tuo / con accento quando significa tu
  • se senza accento quando signfica si / con accento quando significa so, sii


La parola aun si scrive senza accento quando significa nemmeno/persino, con accento (aún) quando significa ancora. Per esempio:


  • Aun admitiendo su error no me pidió disculpas (persino ammettendo il suo errore non mi ha chiesto scusa)
  • Mi amigo no ha llegado aún (il mio amico ancora non è arrivato)


Il que va senza accento quando introduce una frase subordinata, con accento (qué) nelle frasi interrogative ed esclamative. Per esempio:


  • - ¿Qué estás leyendo? - Estoy leyendo el libro que compré ayer (Cosa stai leggendo? - Sto leggendo il libro che ho comprato ieri)


Nota: oltre a que si accentano nelle proposizioni interrogative ed esclamative anche le preposizioni: cual, quien, como, cuan, cuanto, cuando, donde e adonde. Per esempio

  • ¿Cómo se llama tu amigo? (come si chiama il tuo amico?) 
  • Mira qué divertido (guarda come è divertente), 
  • ¿De dónde eres? (di dove sei?) 
  • No sé dónde vive (non so dove vive)


Quando non ci sono in ballo proposizioni interrogative ed esclamative, e queste parole servono solo ad introdurre una proposizione subordinata non ci va l'accento grafico.

  • El pueblo donde vivo es muy bonito (il paese dove vivo è molto bello) → va senza accento



L'accento grafico e le parole monosillabiche


Le parole formate da un'unica sillaba (monosillabiche) NON prendono mai l'accento grafico (tranne nei casi citati in precedenza). Quindi si scrive fui e non fuí, fue e non fué, sal e non sál, ya e non , sol e non sól, pan e non pán, dos e non dós, tren e non trén



L'uso dell'accento grafico: le regole di accentazione spagnolo


Ora che siamo caldi ed allenati vediamo le tre "vere" regole di accentazione che dovremmo provare a memorizzare:

Regola 1 Parole tronche (dette anche parole acute)

(Sono tronche le parole in cui l'accento tonico cade sull'ultima sillaba)

Le parole tronche prendono l'accento grafico se finiscono per VOCALE, per N o per S

Per esempio:

  • emoción (emozione) (l'accento tonico è sull'ultima sillaba e-mo-CION, finisce per Nci va l'accento grafico)
  • comeré (mangerò)  (l'accento tonico è sull'ultima sillaba co-me-RE, finisce per VOCALE → ci va l'accento grafico)
  • delfín (delfino) (l'accento tonico è sull'ultima sillaba del-FIN, finisce per N → ci va l'accento grafico
  • estás (stai/sei) (l'accento tonico è sull'ultima sillaba es-TAS,  finisce per S →  ci va l'accento grafico)
  • estar (stare/essere) (l'accento tonico è sull'ultima sillaba es-TARnon finisce per VOCALE,  per N, per S → NON ci va l'accento grafico)
  • dejar (lasciare) (l'accento tonico è sull'ultima sillaba de-JAR, non finisce per VOCALE, per N, per S → NON ci va l'accento grafico)

Dai non è così impossibile da ricordare...

Regola 2 - Parole piane

(Sono piane tutte le parole in cui l'accento tonico cade sulla penultima sillaba)

Le parole piane prendono l'accento grafico se NON finiscono per vocale, NON finiscono per N, NON finiscono per S (è l'opposto delle parole tronche!!!)

Per esempio:

  • útil (utile) (l'accento tonico è sulla penultima sillaba U-til, non finisce nè per N, nè per S → ci va l'accento grafico)
  • árbol (albero)  (l'accento tonico è sulla penultima sillaba AR-bol, non finisce nè per N, nè per S → ci va l'accento grafico)
  • emociones (emozioni) (l'accento tonico è sulla penultima sillaba e-mo-CIO-nes. finisce per S → NON ci va l'accento grafico)
  • amigo (amico) (l'accento tonico è sulla penultima sillaba a-MI-go. finisce per SNON ci va l'accento grafico)

Regola 3- parole sdrucciole o bisdrucciole

(Sono sdrucciole o bisdrucciole le parole in cui l'accento tonico cade sulle terzultima/quartultima sillaba)

Le parole sdrucciole o bisdrucciole prendono SEMPRE l'accento grafico

Per esempio:

  • pájaro (uccello) (l'accento tonico cade sulla terzultima sillaba PA-ja-ro → ci va l'accento grafico)
  • óptimo (ottimo)   (l'accento tonico cade sulla terzultima sillaba OP-ti-mo → ci va l'accento grafico)
  • página (pagina)   (l'accento tonico cade sulla terzultima sillaba PA-gi-na → ci va l'accento grafico)
  • música (musica)   (l'accento tonico cade sulla terzultima sillaba MU-si-ca → ci va l'accento grafico)
  • demuéstramelo (dimostramelo) (l'accento tonico cade sulla quartultima sillaba de-MUES-tra-me-lo → ci va l'accento grafico)


Come memorizzare facilmente queste tre regole?


Ora facciamo una scomessa... In cinque minuti imparerete per sempre queste tre regole...

Basta affidarsi alla memoria visiva e ad una piccola filastrocca (brutta ma efficace) da imparare a memoria.

Guardate questa immagine:



L'immagine che vedete sulla sinistra è facilissima da ricordare. Rappresenta i tre casi che abbiamo analizzato. La prima riga rappresenta una parola in cui l'accento tonico cade sull'ultima sillaba. La seconda riga rappresenta una parola in cui l'accento tonico cade sulla penultima sillaba. La terza riga rappresenta una parola in cui l'accento tonico cade sulla terzultima (o quartultima) sillaba. Memorizzare questa immagine e associargli mentalmente il significato descritto è questione di pochi secondi.

Ora memorizzate la "filastrocca" e ripetetela come un mantra:

  • 1 CI VA SE PER VOCALE N S TERMINA'
  • 2 CI VA SE NON PER VOCALE N S TERMINA'
  • 3 CI VA


Imparare a memoria anche questa sequenza vi costerà pochi minuti (La 3 è sempre CI VA. La seconda è uguale alla prima con l'aggiunta del NON)

Ora mentalmente pronunciate la filastrocca

  • (1 CI VA SE..... e pensate alla prima riga dell'immagine → evidenza sull'ultima sillaba)
  • (2 CI VA SE NON.... e pensate alla prima riga dell'immagine → evidenza sulla penultima sillaba)
  • (3 CI VA e pensate alla terza riga dell'immagine → evidenza sulla terzultima sillaba)

Io l'ho imparata così, spero sia utile anche per voi!!!

Giusto perché lo sappiate non mancano le eccezioni a queste regole, per esempio con dittonghi o parole composte... ma direi che possiamo rimandare l'approfondimento ad un prossimo post...

A presto,

Alla prossima.

Autore: Marco Santini


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